Impresa e finanza, anno 1, n. 1 (nuova serie), 17-5-2003, p. 54

Regolamenti da riscrivere.

Beppe Scienza è docente di Metodi e modelli per la Pianificazione Economica all’Università di Torino e autore de Il risparmio tradito, un pamphlet su fondi e polizze vita. Ecco un suo commento su alcune forme di prodotti strutturati, come le obbligazioni index-linked, e in generale sui prodotti a capitale garantito.

"Per cominciare sono il contrario che trasparenti" esordisce Scienza "sono infatti la combinazione preconfezionata di un’obbligazione senza cedole, che è la componente che garantisce il capitale a scadenza, e di un’opzione su un indice azionario, una valuta o altro. Già qui non andiamo bene, perché di regola non si conosce il costo delle singole componenti. Nascondere questi dati facilita ricarichi stratosferici sui prezzi, come dimostrò un pregevole studio della Consob di M. Longo e G. Siciliano già nel 1999.

Per un normale risparmiatore è impossibile capire come sono fatti. Davanti a un regolamento lungo pagine e pagine, zeppe di termini tecnici e riferimenti a opzioni complicatissime (per es. di tipo Everest o digital-barrier), un profano è totalmente indifeso. Di fatto il cliente sottoscrive sulla fiducia."

"E’ l’idea di fondo che è balorda" conclude Scienza "perchè comperare un pacchetto rigido di un’obbligazione e di opzioni, in proporzioni prefissate e sconosciute? Perchè comunque investire in opzioni, che sono il prodotto finanziario più rischioso che ci sia, visto che moltissime volte il suo valore si azzera?

A decine di migliaia di risparmiatori sono state sbolognate, soprattutto nel 2000, obbligazioni index linked trasformatesi in investimenti in pura perdita, ossia a rendimento reale negativo. In questo momento ho sott’occhio alcuni esempi del San Paolo Imi e della Banca Antonveneta, ma purtroppo il discorso è generale."