Al Mondo la musica non cambia mai... neanche con i titoli reali.
 

I disastri prodotti dal risparmio gestito non hanno scalfito l'infatuazione del Mondo per i fondi comuni. Prendiamo infatti  l'articolo "Battere l'inflazione. Affidandosi a un gestore" a pag. 67 del 23-5-2003. E' veramente il colmo: anche per un tipo d'investimento già completo in sé, come le obbligazioni indicizzate all'inflazione, la tiritera del Mondo è sempre la stessa: non bisogna fare da soli ma invece farsi triturare da quella enorme struttura mangiasoldi che è l'industria del risparmio gestito.

Anziché segnalare le nuove emissioni indicizzate all'inflazione europea della Grecia e dell'Austria, andate ad aggiungersi alle ottime OATei e OATi francesi, Leo Campagna consiglia due fondi comuni. Per la cronaca: Lion Fortune euro inflazione del Crédit Lyonnais e Fonditalia inflation linked.

Ma preferire tali fondi ai suddetti titoli di stato è la scelta più autolesionista che può fare un risparmiatore: tanto per dirne una, e la più importante, egli perde così la garanzia di rendimento reale a scadenza che i titoli assicurano e i fondi comuni no.

Interessante notare poi che Leo Campagna non trova lo spazio per ricordare ai lettori che i fondi comuni di regola distruggono ricchezza, facendo ottenere ai risparmiatori mediamente meno di quanto ottengono da soli. Non trova lo spazio per fare notare che già le sole commissioni di gestione, in un caso dello 0,7% e nell'altro dell'1%, si mangiano circa la metà del rendimento reale netto dei titoli indicizzati all'inflazione. Non trova lo spazio per stigmatizzare le spaventose commissioni d'ingresso, del 2,5% o rispettivamente del 5%.

In compenso però riesce a inserire nella mezza paginetta del pezzo le foto sorridenti di due dirigenti delle società di quei fondi. Foto che non aggiungono certo nessuna informazione utile per il lettore. Perché non ha pubblicato piuttosto i principali titoli nei loro portafogli? Perché non ha pubblicato la performance a un anno di Fonditalia inflation linked, ben minore di quella delle OATi trentennali?

Perché inoltre nessuno in redazione ha provveduto almeno a correggere la palese contraddizione fra il testo e la tabella? Infatti il primo riporta l'1% e la seconda lo 0,7% come commissioni di gestione per il prodotto di Fonditalia.