Giovanni Reale (Univ. Cattolica, Milano) parafrasa Cicerone… senza dirlo.

Premessa: la citazione che segue è tratta da un articolo di argomento storico e non economico o finanziario. È però utile per avere un quadro più completo di quale sia, in generale, il livello giornalistico del quotidiano della Confindustria.
 

Il Sole 24 Ore di domenica 4-8-2002 (p. 25) pubblica in prima pagina del supplemento culturale un articolo di Giovanni Reale (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano) dove, riguardo alle Olimpiadi, leggiamo:

«C’era chi si recava alla festa soprattutto per guadagnare soldi, rivelandosi come puro affarista (l’immenso numero di persone che vi partecipavano costituiva un’occasione di notevoli guadagni). Altri vi si recavano per partecipare alle gare e con la speranza di vincere; costoro erano di natura ben superiore ai primi, in quanto ponevano il significato della loro vita non nel guadagno, ma nell’impegno e nella lotta per la vittoria. Ma c’erano anche uomini che si recavano a Olimpia né per guadagnare né per lottare, ma per "contemplare".»
Osservazione interessante, ma non farina del suo sacco. Per chi infatti non lo conoscesse, riportiamo quanto scrive Cicerone:
«Pitagora paragonava la vita alle feste di Olimpia, dove alcuni vanno per affari, altri per gareggiare, altri per divertirsi e alcuni solo per vedere ciò che succede: questi sono i filosofi.»
Tuscolanae disputationes V, 9.
Giovanni Reale, professore ordinario di Storia della Filosofia Antica, avrebbe dovuto citare la fonte del suo commento. Anzi, tanto valeva che riportasse il passo originale di Cicerone, più stringato e più profondo del suo, inutilmente sbrodolato.
Come avrebbero detto gli antichi? Ubi maior, minor cessat.