I risparmiatori battono i gestori/Ecco
come fare.
Su Affari Italiani l'analisi di Beppe Scienza
18 marzo 2002
"Un
risparmiatore può battere i gestori professionali, che fanno peggio
di Piazza Affari e di Wall Street". Parola di Beppe Scienza, docente di
Matematica all'Università di Torino. "Esistono tecniche che permettono
di investire da soli in azioni con costi molto bassi. Banche e sim si guardano
bene dal divulgarle: ridurrebbero i loro utili".
Beppe Scienza, docente universitario e autore di un noto libro di denuncia
nei confronti del risparmio gestito (Il risparmio tradito, Ediz.
Libreria Cortina Torino), propone nuove iniziative a difesa dei risparmiatori.
Al Dipartimento di Matematica
dell’Università di Torino, Scienza ha organizzato un corso di aggiornamento
che insegna a far meglio dei fondi obbligazionari e che verrà ripetuto
in autunno, viste le richieste superiori ai posti previsti. Ora ne sta
preparando uno sull’investimento azionario non speculativo, anch'esso
rivolto ai piccoli investitori. L’impostazione è simile: dire
ai partecipanti ciò che ai corsi della Bocconi o simili non vengono
mai dette.
Ma la nuova proposta stupisce:
il mercato azionario non è forse il tipico terreno di caccia degli
speculatori? Per questo motivo, Affari Italiani ha posto a Beppe
Scienza alcune domande.
Investimento azionario
non speculativo: significa non correre il rischio di rimetterci?
"Purtroppo no: mica promettiamo
miracoli. Sarà sempre l’andamento dei mercati finanziari a condurre
la danza. Insegneremo però a contenere le perdite senza acquistare
opzioni, quasi sempre troppo care. Soprattutto vedremo come ottenere regolarmente
di più che col risparmio gestito".
Come può un risparmiatore
battere i gestori professionali?
"Non solo questo è
possibile, ma richiede anche poca fatica. I gestori italiani di regola
fanno peggio che il mercato: peggio di Piazza Affari, peggio di Wall Street
e così via".
Insomma qual è
il segreto della sua ricetta?
"Guardi che non penso di
aver scoperto l’America. Il punto è che esistono tecniche arcinote
agli esperti del settore, che permettono di investire da soli in azioni
con costi molto bassi. Questo è il motivo per cui banche e sim si
guardano bene dal divulgarle: ridurrebbero i loro utili. Ebbene, noi insegneremo
proprio queste tecniche".
Può fare qualche
anticipazione?
"Volentieri. Una furbizia
è per esempio un uso non speculativo dei contratti future: Fib30,
MiniFib, Fidex ecc".
Ma come lei parla d’investimento
azionario non speculativo e poi propone i future?
"I future non necessariamente
sono strumenti speculativi. Già ne Il risparmio tradito ho
indicato in breve come si fa, ma molti lettori mi hanno chiesto un approfondimento. Nella
sostanza si tratta di destinare una piccola parte della quota azionaria
ale cauzioni richieste dai future e mettere il resto nel reddito fisso.
Poi i future verranno rinnovati in automatico due o quattro volte all’anno
con costi bassissimi. E’
quanto io stesso faccio da anni, ottenendo regolarmente un 2-4% in più
rispetto al mercato.
Il corso tratterà
altri argomenti?
"Per esempio si vedranno
le obbligazioni convertibili e le index-linked, di cui però molte
non convengono. Poi si spiegherà la regolare inutilità del
trading, scalping ecc. o perché l’analisi tecnica è pura
superstizione. Sono tutte tecniche buone solo a far guadagnare soldi agl’intermediari".
Ma i gestori professionali
sbagliano proprio tutto?
"In genere sì, ma
ci sono eccezioni. Per esempio conto di avere fra i docenti del corso Marco
Nascimbene, uno dei pochi gestori italiani bravi. Sono anni infatti che
con Fondersel Italia ottiene regolarmente più del mercato italiano". |