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Docente di matematica allUniversità di Torino, autore del libro Il risparmio tradito e curatore del sito www.beppescienza.it , Beppe Scienza (nella foto) sostiene linadeguatezza delle formule previdenziali proposte dalle compagnie assicurative.
Polizze vita rivalutabili e piani di previdenza individuali sono strumenti validi per costruirsi una pensione? «Solo in apparenza. In realtà, affidarsi a compagnie assicurative è più pericoloso e meno redditizio che investire direttamente da sé».
Quali sono i rischi? «Soprattutto tre. Primo: la mancanza di garanzie contro impennate dellinflazione. Secondo: il rischio che la compagnia fallisca: la compagnia tedesca Mannheimer ha evitato il crac solo grazie ad un salvataggio di Stato. Terzo: il pericolo di malversazioni, come in ogni forma di risparmio gestito».
Si riferisce alla gestione dei risparmi investiti nelle polizze rivalutabili? «Sì. Nel migliore dei casi questi soldi possono finire in valori mobiliari (titoli di Stato ecc.) che ognuno potrebbe comprarsi da solo a costi minori. Ma possono anche finire in titoli che rendono pochissimo, come obbligazioni di società collegate».
Allinsaputa del sottoscrittore? «Sì: la cosa più grave è lassenza di trasparenza delle gestioni separate delle compagnie dassicurazione, cui sono agganciate le polizze rivalutabili».
E allora come muoversi? «Gli impieghi più sicuri sono quelli legati al costo della vita, come i Btp indicizzati o i Buoni fruttiferi postali indicizzati allinflazione».
Cosa consiglia a chi versa soldi in una polizza a gestione separata? «Salvo alcune polizze con clausole capestro, meglio smettere di versare. Spesso conviene anche a costo di perdere tutto quanto si è versato: continuando ci si rimette di più».
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