Non vendete le obbligazioni BEI!
Per i risparmiatori italiani è una novità. Un’Offerta
pubblica d’acquisto (Opa) su delle obbligazioni, anziché
su azioni. È partita il 19 marzo, finirà il 10 aprile
e
riguarda titoli molto particolari, ovvero i reverse floater della
Banca
Europea degli Investimenti (Bei) http://www.eib.org/opa/index.htm.
Di cosa si tratta? Di un tipo di obbligazioni che sono un po’ il contrario
dei Cct. Le cedole degl’interessi salgono quando i tassi scendono e viceversa.
Vennero infatti collocate quasi tutte nel 1998, quando i tassi erano bassissimi.
Poi sono risaliti e i titoli sono crollati di prezzo. Così adesso
la Bei, istituto di credito dell’Unione Europea,
si offre di ricomprarle
al fine dichiarato di venire incontro ai risparmiatori
che le hanno
sul groppone.
Tutto bene quindi? Forse no. Sentiamo infatti cosa dice Beppe
Scienza, docente universitario e autore di un noto libro (Il risparmio
tradito, Ediz. Libreria Cortina Torino) di denuncia nei confronti
di banche, fondi e assicurazioni.
Cosa c’è che non va in questa Opa?
Soprattutto il prezzo troppo basso di una delle due obbligazioni quotate
al Mercato del Reddito Fisso, cioè l’Mrf (detto anche Mot). Prendiamo
infatti la Bei 1998-2018 col codice Abi 652593. Per chi le aveva sottoscritte
all’emissione questa è una nuova presa in giro. E c’è anche
il rischio di svenderle.
Ma su che cosa si basa un giudizio così negativo?
I risparmiatori hanno pagato questi titoli 100 e nei mesi scorsi valevano
circa 68-70. Già questo non è bello, trattandosi di un emittente
che per statuto opera non a fini di lucro. Ma c’è di peggio: la
Bei le ricompra sui 66-67 euro ogni 100 di valore nominale, quindi
a meno di quanto valevano prima dell’Opa. Questa sarebbe un’offerta
studiata per andargli incontro, come è stato detto? Questo è
un affare per la Bei.
Per di più questo prezzo sembra non rispettare neppure i termini
dell’OPA stessa.
Perché? Il bando dell’OPA non indicava già, come di
solito, il prezzo d’acquisto?
No, indicava i criteri per determinarlo. Peccato che applicandoli si
giunga facilmente a un prezzo ben maggiore, circa 74 euro anziché
66-67. Il conto è un po’ complesso, ma chi vuole lo può consultare
alla mia home page all’Università di Torino
http://www2.dm.unito.it/paginepersonali/scienza/
Inoltre ci sono le commissioni che sono altissime.
Ma in genere non si pagano commissioni quando si aderisce a un’OPA...
In questo caso invece sì. Caboto-IntesaBCI e JPMorgan addebitano
lo 0,80%, per giunta sul nominale, quando addirittura le
carissime banche svizzere calcolano le commissioni sul controvalore. Poiché
qui il prezzo è basso, si viene a pagare l’1,2% sul valore.
Un’enormità. Persino con le azioni, in banca e senza sconti, si
paga circa la metà.
Ma purtroppo non è finita. Come ho denunciato nel mio libro
(Il risparmio tradito) in Italia i risparmiatori non devono difendersi
solo da banche e gestori, ma anche dalla stampa economica.
Cosa significa questa accusa?
Lo vediamo in concreto: il 19-2-2002 esce un articolo sul Sole 24
Ore (a pag. 37) dove l’operazione di riacquisto della Bei (Buy back)
è presentata in termini molto elogiativi. In particolare si leggeva
che sarebbe stato “ben lontano dal rendimento Euribor + 0,40% a cui il
sottoscrittore è chiamato a disinvestire”.
Al che alcuni hanno fatto due conti, grosso modo quelli riportati nella
mia home page, e il prezzo è schizzato in su già il giorno
dopo fino a superare i 75 euro. Conseguenza? Un’altra fregatura per chi
ha fatto affidamento a quanto scritto sul Sole 24 Ore e le ha comprate.
Ma adesso cosa consiglia a chi ha questi titoli?
Esattamente il contrario di quello che consiglia Isabella Bufacchi,
sempre sul Sole 24 Ore. Infatti è falso che “questa proposta
consente al sottoscrittore di vendere il titolo a un prezzo per svariati
punti percentuali in più rispetto ai cattivi livelli del mercato
secondario” (19-2-2002, a pag. 29). E’ vero il contrario, l’OPA è
a prezzi più bassi di quelli che il mercato pagava: chi vuole trova,
oltre alla valutazione anche il grafico dei prezzi sempre all’indirizzo:
http://www2.dm.unito.it/paginepersonali/scienza/
Conclusioni, meglio tenersi strette le Bei Sticky Fixed Reverse Floater 1998-2018 e non darle all’OPA.