EUROPEO 42 - 18 OTTOBRE 1991

 


Dateci 245 mila lire, diventerete ricchi

Sorprendente proposta di una newsletter legata al Comitato difesa consumatori


Finalmente diventeremo tutti ricchi. O almeno diventeranno ricchi tutti i 250 mila abbonati ad Altroconsumo, organo del Comitato difesa consumatori di Milano. Basterà che si abbonino a Soldi Sette, il settimanale che risolve ogni problema d'investimento. Fuor di ironia, c'è veramente da restare di stucco a leggere la presentazione di questa nuova pubblicazione. Ecco infatti alcuni di quelli che vengono gabellati come “Esempi di informazioni molto redditizie di cui avrebbe potuto approfittare negli ultimi mesi” l'eventuale abbonato:
1. Nel gennaio 1990 avrebbe potuto acquistare azioni Toro rnc a 9.300 lire. Il 18 maggio 1990 lo stesso titolo quotava 12.350 lire. Un guadagno del 32% in soli 5 mesi.
2. A metà febbraio 1990 le azioni Costa Crociere costavano 3.224 lire. Nel mese di marzo il loro corso era di 3.850. Un guadagno del 19,42% in un solo mese.
3. Nell'agosto 1990 avrebbe potuto vendere le sue azioni Fiat a 8.455 lire, per ricomprarle a un prezzo più basso col protrarsi della crisi del Golfo. A dicembre le stesse azioni quotavano 5.169 lire. Avrebbe potuto guadagnare... anche in un momento difficile.

Peccato che queste siano pure e semplici constatazioni a posteriori di movimenti di Borsa. E col senno del poi tutti sono capaci di scoprire dove si sarebbe guadagnato. Anche al lotto, puntando sul 13 come primo estratto sulla ruota di Napoli, si sarebbe potuto vincere il 28 settembre scorso. Ma prima dell'estrazione ovviamente non si sapeva che sarebbe uscito proprio il 13.

Così è fuorviante far credere che la redazione di Soldi Sette, che allora peraltro non esisteva, avrebbe previsto la rivalutazione delle Toro, l'impennata della Costa Crociere, il crollo delle Fiat, un aumento del 40% delle Stet, la salita delle General Electric alla Borsa di Londra ecc. Fior di analisti finanziari si spremono il cervello nel tentativo di prevedere gli andamenti dei singoli titoli e di regola ammettono la loro incapacità a formulare previsioni certe. Altroconsumo invece non ha dubbi né incertezze: infatti ogni settimana Soldi Sette pubblicherà: “Una tabella delle 50 principali azioni italiane con un semplice commento: molto costosa, costosa, al prezzo giusto, conveniente, molto conveniente”. E tabelle simili per le Borse di Amsterdam, Francoforte, Londra, New York, Parigi, Tokyo. Non solo. I suoi lettori potranno usufruire anche di consigli di tipo “Venda questa azione e la ricompri tra poco a un prezzo più basso”. Ma allora - vien da pensare - questi qui conoscono il futuro anche nei minimi dettagli...

Promesse simili vengono fatte anche per le valute: “Soldi Sette le indica chiaramente quali valute può. comprare e quali avrebbe interesse a vendere al più presto”.

Per i titoli di Stato e le obbligazioni “Soldi Sette le fornisce un commento preciso, ad esempio: interessante, accettabile, non comprare”. Per l'oro: “Comprare? Vendere? A quale prezzo? Soldi Sette risolve le sue incertezze”.

Il bello (o il terrificante) è che vengono promesse non solo analisi e valutazioni critiche, ma vere e proprie informazioni riservate che ognuno, avendole, terrebbe gelosamente per sé. Infatti nel prospetto spedito da Andrea Doneda, direttore di Altroconsumo, leggiamo testualmente: “Soldi Sette le "spiffererà" a tempo debito le soluzioni giuste perché il suo denaro le renda ancora di più”. Tutto questo comunque per 245 mila lire annue (precisamente per 54 numeri) che danno diritto a ricevere settimanalmente la pubblicazione, prevista di 12 pagine.

Cosa c'è però di veramente grave in tutta la faccenda? Non l'uscita di una ennesima lettera riservata, che di per sé non farebbe notizia. Di fogliacci che promettono indiscrezioni, dritte, soffiate ecc. se ne sono visti parecchi in Italia come all'estero. Il punto è che questa proposta viene dalla rivista del Comitato difesa consumatori di Milano che fra l'altro si vanta di essere “l'unico organismo italiano riconosciuto dal Bureau Européen des Unions des Consommateurs (Beuc), l'ufficio che raggruppa le più importanti e rappresentative organizzazioni indipendenti dei consumatori europei”. Riceve così delle conferme chi già riteneva largamente immeritato il prestigio di cui gode Altroconsumo. A proporre Soldi Sette con promesse così mirabolanti sono coloro che pretenderebbero di tutelare i consumatori dalla pubblicità non veritiera. E si fanno vanto di denunciare le promesse non mantenute dei produttori. Ma se si cercano esempi di pubblicità ingannevole, allora la presentazione di Soldi Sette è uno di questi.

In questo strano paese sembra proprio che una sorte malvagia e ria congiuri contro la difesa dei consumatori. Nel lontano passato l'Unione consumatori subì i contraccolpi dei sospetti di collusione del suo presidente con alcuni produttori. Nel passato più recente non riuscì a vedere la luce, per motivi tuttora poco chiari, la rivista Q-test. Un mensile di difesa dei consumatori messo in cantiere nel 1989, con dovizia di mezzi e di idee, da una prospera e affermata casa editrice, l'editoriale Domus, la stessa che pubblica Quattroruote.

Ora la rivista del Comitato di difesa dei consumatori viene a proporre questa specie di newsletter finanziaria che lascia sconcertati anche per un altro motivo. Infatti in Altroconsumo trapela spesso un atteggiamento un po' sinistrorso e un po' verdeggiante, comunque emotivamente ostile contro gli industriali, quasi che producessero articoli inquinanti proprio per far dispetto all'umanità. Ed ora si magnificano le speculazioni di Borsa e si riaccende l'illusione dei guadagni facili che oltre tutto hanno fatto il loro tempo. Poveri consumatori italiani.

Beppe Scienza

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