IL RISPARMIO TRADITO
Vuoi investire nel migliore dei modi i risparmi faticosamente
messi da parte? Allora devi stare alla larga da gran parte dei prodotti
finanziari offerti oggi ai risparmiatori. O almeno così la pensa
Beppe
Scienza, professore di matematica all' Università
di Torino e nome noto a chi si occupa di finanza, in quanto articolista
per importanti giornali economici. All' argomento il professore ha dedicato
un libro, basato sulla rigorosa analisi dei principali strumenti d'investimento
offerti sul mercato. Il libro, fresco di stampa (titolo: Il risparmio tradito,
edizioni Libreria Cortina Torino, 192 pagine, prezzo 12,40 euro)
si può considerare una utile voce fuori dal coro, rispetto alla
gran mole di pubblicazioni, articoli e messaggi che quotidianamente magnificano
i vantaggi di questo o quel prodotto finanziario. Scienza non risparmia
del resto le sue critiche anche a un certo giornalismo economico superficiale,
disinformato, o anche compiacente con i protagonisti del mercato finanziario.
Ma vediamo più nel dettaglio alcune delle argomentazioni
del professore.
Fondi comuni e polizze vita.
Ne
ha parlato recentemente anche bizywoman: la maggior parte dei fondi
comuni italiani nell'ultimo anno ha offerto rendimenti peggiori di quelli
medi dei mercati nei quali ha investito. E, dati alla mano, Scienza dimostra
che questo è vero anche se si guarda più indietro. Anche
sul lungo periodo i fondi, sia azionari, sia obbligazionari, danno mediamente
riasultati scarsi. Se il risparmiatore comprasse da solo azioni e obbligazioni,
dimostra il professore, otterebbe rendimenti migliori.
Pesante anche il giudizio sule polizze previdenziali:
secondo lo studioso non convengono affatto. I costi caricati sui sottoscrittori
sono altissimi, a fronte di prestazioni scarse e anche di rischi (nel caso
delle nuove polizze "unit linked" o "index linked") di cui spesso i sottoscrittori
non sono pienamente consapevoli.
Ha detto l'autore in una recente intervista: "sulla stampa
economica troviamo dozzine di articoli che magnificano le virtù
della previdenza integrativa, virtù tutte da dimostrare. Ma è
quasi impossibile trovare voci che dicano le semplici cose di buonsenso,
ad esempio che prima di investire in una pensione integrativa sarebbe opportuno
comprarsi la casa in cui si vive risparmiando sull' affitto nei decenni
successivi. Gli unici investimenti di cui si tessono le lodi sono quelli
gestiti da banche, assicurazioni e quant' altro. Come se il mattone non
fosse un investimento".