Le sparate di Eckhard Huelsmann della Deutsche Bank su M. mensile di Milano FinanzaIl numero di agosto di M., allegato a Milano Finanza di sabato 3-8-2002, affronta un problema che assilla molti italiani. Come può una coppia con un reddito annuo di 250.000 euro assicurare al proprio bambino "un patrimonio che possa finanziare i suoi studi e garantirgli una rendita nella vita adulta"?Certo, come si fa a mandare un figlio all'università guadagnando solo mezzo miliardo all'anno? e come sperare che il pargolo, diventato adulto, viva del suo lavoro senza la stampella di una rendita vitalizia?
Ma il punto è un altro. Infatti la soluzione del problema viene demandata al responsabile del servizio di private banking della Deutsche Bank (Eckhard Huelsmann). Il quale propone un piano di accumulo con versamenti per complessivi 380.000 euro e "un’esposizione azionaria media dell’80% per ottenere un buon rendimento". Ipotizza così "un rendimento annuo pari al pari al 7,5% fino al 2017". Poi la quota azionaria scenderebbe al 20% e il rendimento al 6,2% per il 2018 e il 2019.
Inutile chiederci come costui abbia l’impudenza di fantasticare su tali rendimenti(•), mentre i fondi azionari della Deutsche Bank fanno acqua da tutte le parti. Inoltre è ridicolo fare previsioni particolareggiate quali il 7,5% per il 2017 e il 6,2% nel 2018 quando i gestori della Deutsche Bank non sanno prevedere (come nessun altro, ovviamente) cosa capiterà in borsa il giorno dopo.
Comunque non stupisce che un piazzista decanti senza ritegni la merce che vende. Ci chiediamo piuttosto che ruolo intende svolgere il giornalismo economico italiano? Le sparate del dipendente della Deutsche Bank vengono infatti riportate senza nessun commento e, soprattutto, senza nessuna obiezione. In compenso con la foto del medesimo, con sorriso rassicurante e in abito aziendale.
A Lidia Giordani che ha curato il servizio o al direttore della testata Ettore Mazzotti non è venuto in mente che un giornale dovrebbe distinguersi un po’ da un prospetto pubblicitario? e le pagine redazionali dalle inserzioni a pagamento?
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Per la curiosità ciò corrisponde all’ipotesi di rendimenti del 7,9% annui per le azioni e del 5,75% per le obbligazioni, come si ottiene risolvendo un semplice sistemino algebrico di primo grado. Sono rendimenti che si sognano i clienti della Deutsche Bank, italiani o tedeschi.