COMMENTI STRABICI
DEL SOLE
24 ORE
SULLA
TRASPARENZA DEI
FONDI COMUNI
Evidentemente è più forte
di loro: anche quando
riferiscono di aspetti negativi
del risparmio
gestito, al Sole 24 Ore non riescono a evitare i toni
celebrativi
e gli apprezzamenti infondati. Prendiamo la pag. 9 di Plus,
supplemento al numero di sabato 28-6-2003. Intitolata "Fondi, bilanci a
sorpresa" e cura di Gianfranco
Ursino incomincia così:
-
La chiave del successo dei fondi comuni presso
le famiglie italiane è la trasparenza.
Già questo non è vero. Da un lato
che i fondi comuni italiani siano trasparenti è una delle tante
storielle inventate dai loro vendori e propagandisti. A confutare tale
bufala basta dire che i partecipanti non hanno mai diritto di conoscere
i dati (prezzo, ora ecc.) delle comprevendite fatte... coi loro soldi.
Neppure a distanza di tempo. Dopo qualche decennio vengono aperti gli
archivi
del Ministero degli Interni italiano o del Foreign Office britannico,
ma
quelli dei fondi comuni della Fideuram, del San Paolo o della Ras mai!
D'altro lato è comunque buffo attribuire
il successo dei fondi alla trasparenza. Quando mai risulta essere
questa
la prima motivazione per l'ingresso in un fondo? (e ci mancherebbe
altro:
uno si lega mani e piedi al gestore, vedendone sì i risultati ma
senza sapere che cosa combina coi suoi quattrini!). Ma andiamo avanti,
perché la frase seguente è:
- Ma per minare il fondamento di tutto il sistema,
che finora è rimasto immune da scandali, potrebbe essere
sufficiente
il comportamento poco limpido ecc.
Di nuovo una frase da prospetto pubblicitario.
Come si può dire che "tutto il sistema finora è
rimasto
immune da scandali"? Potremmo citare il fondo Ducato Geo Europa
Alto
Potenziale, che in tre anni ha perso il 102,5% del patrimonio e non
è
andato sotto zero solo grazie al credito d'imposta: (febbraio
2000-2003,
vedi
tabella). Potremmo rinviare
al meticolo studio di Mediobanca, che mostra come dal 1984 i fondi
abbiano
reso meno dei banalissimi Bot (link).
Soprattutto potremmo ricordare il vero scandalo in tema proprio di
trasparenza
dei fondi, ovvero il fatto che agli inizi (1984) le società di
gestione
dovevano fornire informazioni sulle operazioni fatte e sui titoli in
portafoglio
che poi sono state esentate dal rendere pubbliche.
Il colmo però è che
il resto del servizio
riporta comunque notizie negative e commenti critici sul fondi comuni.
Perché allora un attacco del pezzo di tale tenore? La potente
lobby del risparmio
gestito è già riuscita a fare approvare una legge che
impone
inchini e gesti di deferenza iniziali a chi vuole scrivere
sull'argomento?