TABELLA PASTICCIATA DI PLUS SULLE CONVERTIBILI
Il supplemento Plus del Sole 24 Ore del 12-7-2003 dedica una pagina, pag. 7 a cura di Mara Monti, alle emissioni di obbligazioni convertibili nel primo semestre del 2003.
Lasciamo perdere che la "notizia" sarebbe il fatto che il volume dei prestiti convertibili è stato maggiore di offerte iniziali di azioni (IPO) e che la significatività di tale confronto è molto discutibile. Le IPO riguardano società prima non quotate, mentre le obbligazioni convertibili sono emesse di regola dall'universo ben più ampio delle società quotate, a volte addirittura da fronte di prestiti andati a scadenza.
Quello che è sconcertate è il pressapochismo della tabella, di pag. 7. Riporta infatti, fra le emissioni più grosse, le due seguenti.
Data | Emittente | Amm. mil. € | Rendim.% | Premio % |
24-04-03 | Suez/Fortis |
1.190
|
5,00
|
32
|
20-02-03 | Duetsche Telekom |
2.290
|
6,50
|
24
|
P.S: Abbiamo conservato la grafia, sbagliata, per le Deutsche Telekom, come riportata nella tabella del Sole 24 Ore. Così come abbiamo conservato l'incongruenza fra la data riportata per le Suez/Fortis che è quella dell'annuncio del prestito e quella per le Deutsche Telekom che è invece la data d'emissione.
Ebbene, questi due prestiti permettono all'emittente di non rimborsare il capitale a scadenza e di dare invece azioni al sottoscrittore. Tali titoli non sono quindi obbligazioni convertibili come comumente intese e, fra l'altro, in Italia non sarebbero collocabili né quotabili come obbligazioni. Assomigliano semmai, da vari punti di vista e in particolare per i rischi di perdite cui espongono, alle famigerate reverse convertible. Nel caso di un crollo del prezzo dell'azione il titolo atipico in questione non fornirà il paracadute tipico delle convertibili. Ovvero la restituzione del capitale. Quindi la perdita sarà simile a quella di chi ha le azioni. Tutto ciò è però ignorato dal servizio su Plus oltre che dalla tabella, di cui è indicata come fonte Morgan Stanley.Ma se l'autrice dell'articolo non s'è curata dell'esattezza e della significatività dei dati riportati, in compenso non s'è dimenticata di dare ampio spazio alle dichiarazioni di intermediari e gestori. In particolare a Massimo Luca Mattioli, di West A.M., cui è affidata la chiusa dell'articolo: "attenzione all'investimento fai da te, meglio affidarsi a un fondo specializzato".
Siamo cioè alle solite. Come tutti i salmi (o quasi) terminano in gloria, così tutti (o quasi) gli articoli del Sole 24 Ore terminano in esortazioni ad affidarsi al risparmio gestito.