MORNINGSTAR È L'UFFICIO STAMPA DI ASSOGESTIONI?
L'articolo di Sara Silano del 25-7-2003 sul sito di Morningstar, società che vende dati e statistiche sui fondi comuni, è sconcertante. Sotto il titolo "Questioni mal poste" riecheggia le solite critiche infondate di Assogestioni alla meticolosa ricerca di Mediobanca "Dati di 1076 fondi e sicav italiani (1984-2002)".
- L'autrice si rammarica del fatto che "Assogestioni ribatte, ormai da anni senza ottenere ascolto, che la metodologia è sbagliata", ma non dice che Assogestioni non porta uno straccio di argomento valido a sua discolpa.
- Si domanda se "la fotografia dell’industria dei fondi, scattata ormai da dodici anni da Mediobanca, è per i piccoli investitori un buon strumento per fare il check up di portafoglio e scegliere come far rendere i propri risparmi?" e dà una risposta negativa. Ma non è dice che comunque non questo l'intento della ricerca di Mediobanca.
- Perché poi accusa implicitamente l'ufficio studi di Mediobanca di "sparare a zero sui fondi", quando così non è?
- Riporta l'affermazione di Assogestioni che “nella storia nessun fondo è mai fallito, a differenza di società quotate e singoli emittenti di strumenti finanziari”, senza rilevare che c'entra come i cavoli a merenda. Non sono falliti fondi, ma società le cui azioni erano dentro i fondi sì. Inoltre ci vuole una bella impudenza da parte di Assogestioni a fare affermazioni simili quando un fondo italiano come Ducato Geo Europa Alto Potenziale è riuscito a distruggere il 102,5% del portafoglio è s'e salvato dall'andare sotto zero solo grazie al credito d'imposta. Perché questo Sara Silano non lo dice?
- Perché non dice che, anche prescindendo dal confronto coi Bot, comunque i fondi comuni degli associati ad Assogestioni regolarmente fanno peggio dei mercati dove investono?
P.S.: E' vero che Sara Silano, dalla foto su Morningstar, ha l'aspetto quasi di una bambina, dall'espressione buona e dolce, che suscita simpatia e sicuramente è in buona fede. Ma perché allora fa la buona con chi causa continua danni ai risparmiatori italiani e la "cattiva" con chi demistifica gl'inganni di cui sono vittime?
- Perché soprattutto non entra nel merito dei dati e analisi riportati nelle 389 pagine della ricerca di Mediobanca? Se l'ha letta, perché non lo fa? E se non l'ha letta, perché non se la legge prima di criticarla? Perché più semplicemente non ha parlato con Fulvio Coltorti, responsabile dell'ufficio studi, persona disponibilissima e di una gentilezza squisita? Le avrebbe dimostrato per filo e per segno la validità della ricerca pubblicata.