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Cattivo
giornalismo
«Le
obbligazioni Enel e il Corriere
della Sera»: post
del 16-2-2012 nel blog de
il
Fatto Quotidiano sulle varie omissioni e
falsità pubblicate in ossequio all'ente
elettrico, fermo restando che i titoli emessi non sono
schifezze.
«Pessimi
consigli previdenziali da Radio 24»:
post
del 9-5-2011 e «Il
favoloso mondo della Rosciani su Radio 24»: post
del 5-5-2011 nel blog de
il
Fatto Quotidiano
sugli applausi alla previdenza integrativa della radio
del Sole
24 Ore.
«Un
nome, una garanzia... di bufale»: post
del 28-10-2010 nel blog de
il
Fatto Quotidiano
su diversi servizi di Leo Campagna sul Mondo con
un'appendice sul suo direttore Enrico Romagna-Manoja che attribuisce
alle azioni Enel Green
Power vantaggi inesistenti; precedente
intervento su «Il
sesto senso dei giornalisti
economici» e sulla loro irrefrenabile coazione
ad applaudire: post
del 1-10-2010 su Enrico Cisnetto e Laura
Calcagno sul Mondo
e Sole 24 Ore.
«Su
Lehman profezie del giorno dopo. Gli indennizzi e la regola dei 12
mesi»: articolo
su Libero Mercato (17-02-2009 pag. 1 e 6) che
spiega fra l'altro che per ottenere un rimborso dalla banca non basta
affatto averle comprate meno di dodici mesi prima del crac, come invece
pubblicato dal Sole 24 Ore.
Azimut
compra i
giornalisti economici: Franco
Abruzzo presidente dell'Ordine dei giornalisti della
Lombardia, ha denunciato l'offerta di un sontuoso viaggio nel Dubai dal
17 al 20 novembre 2006 (con accompagnatrice/tore!), che spiega i
ripetuti articoli positivi sui fondi comuni, le gestioni ecc. della
Azimut e le continue interviste a individui della Azimut (per es.
Pietro Giuliani), altrimenti inspiegabili; si veda anche il programma
completo del viaggio, reso pubblico da Giuseppe D'Orta nel suo
interessante sito Investire
Oggi.
Per la cronaca ad es. Nicola Porro de Il Giornale
è andato in Dubai
invitato dall'Azimut (vedi al punto seguente): il risultato
è un articolo
(22-11-206 p. 22) composto da una sequela di dichiarazioni di Pietro
Giuliani, intercalate a commenti elogiativi e senza la minima obiezione
neppure nel caso di affermazioni spudoratamente false come per es.
«quello dei fondi è un settore
supertrasparente».
Tesi di laurea in Scienze della
Comunicazione
sulle carenze,
colpe e piaggerie del
giornalismo economico italiano: Giacomo
Barzaghi, «La
mancata tutela del risparmiatore nell'informazione finanziaria. I casi
de il Mondo e Milano Finanza»,
Università di Padova, anno accademico 2005-06, relatore
prof. Raffaele Fiengo, noto nel settore del
giornalismo per la sua attività sindacale al Corriere
della Sera,
disponibile in formato pdf
(305 KB) e word(1050
KB) (su alcune
questioni non centrali c'è qualche imprecisione o
eccessiva semplificazione, che non pregiudicano però il
valore del lavoro).
In particolare su il Mondo merita aggiungere
qualcosa sui Rapporti
con la Banca Popolare di Lodi:
Nel 2006 Gianni Gambarotta viene radiato dall’Ordine dei
Giornalisti,
al che il Mondo lo scarica come
direttore, senza però reintegrarlo quando poi viene assolto
dalle accuse e la
radiazione cancellata. Ma la notizia davvero interessante nella delibera dell’Ordine è che da dichiarazioni di Gambarotta e della stessa
casa editrice RCS
risultano abbonamenti per 150.000 euro comprati dalla Banca Popolare di
Lodi,
allora amministrata da Gianpiero Fiorani. Insomma, il
Mondo si occupava di finanza, banche ecc. e una banca lo
finanziava comprando pacchetti di abbonamenti. Ovviamente nulla di
quanto sopra
è mai trapelato sulle pagine del settimanale.
A Eugenio Scalfari è piaciuta moltissimo una
frase del giorno prima di Melania
Mazzucco sulla crisi greca, tanto che la cita a conclusione del suo
editoriale
dell'8-8-2012 a
pag. 29: "La parola
libertà per me peserà sempre di più
della parola
default". La frase magari suona bene, ma la
contrapposizione è strampalata:
ovvio che la libertà sia meglio del default! Tante cose
sono meglio: il default, cioè l'insolvenza, è un
fatto negativo e in italiano la parola default ha connotazioni
solo negative!
(Commento ripreso da Mario Baudino nella rubrica Cartesio su La Stampa: 10-08-2012
p. 31)
«Abbagli di stampa sul caso
Italease» e in particolare sul Sole 24 Ore
e sul Mondo: articolo
su Libero Mercato (19-10-2007 pag. 1 e 7) dove si
legge, fra l'altro, che Enrico Cisnetto invitava a non «fare
della dietrologia, davanti a quello che è un palese caso di
ottima gestione»: testo
integrale in rtf.
Giuseppe Altamore, I
padroni delle notizie, Bruno Mondadori, 2006, p.
200, ovvero Come la pubblicità
occulta uccide l'informazione: vedi scheda
diario: «Investitore
fai-da-te? E' meglio» (16-1-2004 p. 20), articolo
che si conclude con una breve intervista "al
«detective» Beppe Scienza": citazione
link
48ore-Torino: «A
pranzo con
Savonarola» del 27-9-2003: testo in htm
e link
Fondi: «Le bordate al
sistema
del
prof. Scienza» intervista di Paolo Bricco (n.
3-2003, allegato a Investire n.7-2003): testo
Libero: «Giornalisti economici?
Cioè meno costosi»: intervista di Andrea
Morigi (5-3-2003 p. 14): testo
Valori, rivista della
Banca Etica: «L'informazione disinformata»
di Paolo Lambruschi (11-9-2002)
: testo in pdf
Vita: «Risparmio
gestito? Quasi
una truffa» intervista di Giampaolo Cerri (n. 28
del 12-7-2002): testo
Affari Italiani
(Internet):
- «Ti fidi di quello che scrivono i
giornalisti finanziari?» (23-4-2002): testo
- link
- «Giornalismo finanziario: i buoni e
cattivi maestri made in Italy» (27-8-2002): testo
originale - link
Tempo Economico:
«Troppi apprezzamenti immotivati per il risparmio
gestito» (maggio 2004 p. 14): intervista
di Diego Pastorino a Beppe Scienza sull'informazione e la
pubblicità finanziarie